Obiettivo: Ridurre i Consumi Energetici del 16% entro il 2030
La Direttiva Case Green EPBD mira a ridurre il consumo energetico e le emissioni degli edifici in tutta l'Unione Europea, migliorando così il benessere e la salute dei cittadini. La nuova versione della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) è stata aggiornata per essere meno rigida, lasciando maggiore flessibilità agli Stati Membri nel raggiungere gli obiettivi. Entro il 2030, ogni Paese dell'UE dovrà ridurre i propri consumi energetici complessivi del 55%, coinvolgendo almeno il 43% degli edifici meno efficienti dal punto di vista energetico. In Italia, questo richiederà interventi su circa 5 milioni di immobili.
Per gli edifici residenziali, gli obiettivi di riduzione del consumo medio di energia primaria sono:
16% entro il 2030
20-22% entro il 2035
Riduzioni progressive, con aggiornamenti quinquennali, fino a una completa decarbonizzazione entro il 2050.
Gli edifici non residenziali, invece, dovranno ristrutturare:
Il 16% degli immobili con le prestazioni più basse entro il 2030
Il 26% di quelli meno efficienti entro il 2033
Alcune categorie di edifici, come quelli storici, le case per le vacanze e gli immobili utilizzati sporadicamente, potrebbero rientrare in esenzioni che ciascuno Stato membro potrà definire.
Nuovi Edifici a Emissioni Zero dal 2028 e Stop alle Caldaie a Gas
La Direttiva Case Green EPBD si propone anche di rafforzare l’indipendenza energetica dell’Europa. I nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni da combustibili fossili:
Dal 1° gennaio 2028 per gli edifici di proprietà pubblica
Dal 1° gennaio 2030 per tutti gli altri nuovi edifici
L’uso dei sistemi di riscaldamento a combustibili fossili sarà progressivamente abbandonato, favorendo l’installazione di impianti basati su energie rinnovabili. A partire dal 1° gennaio 2025, non saranno più disponibili sussidi per l’installazione di caldaie autonome a combustibili fossili.
I Prossimi Passi
Gli Stati Membri avranno tempo fino al 31 dicembre 2025 per presentare alla Commissione il primo piano nazionale di ristrutturazione degli edifici. Inoltre, entro 24 mesi dall’entrata in vigore della Direttiva, ciascun Paese dovrà definire un piano nazionale per la riqualificazione progressiva degli edifici, allineandosi agli obiettivi per il 2030, 2040 e 2050.
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